Minacce
Le minacce individuate per il sito corrispondono ad alcune di quelle individuate dalla strategia per la conservazione di Tarabuso, Moretta tabaccata, Chiurlottello e Marangone minore per l'Italia, così come raccomandato dai rispettivi
Piani d'azione Europei che costituiscono i primi documenti internazionali specifici per la conservazione di queste specie. Tali minacce si riferiscono in particolar modo alla perdita di habitat idonei per le specie obiettivo.
I Piani d'Azione Europei sono stati approvati dalla Commissione Europea e la loro implementazione è raccomandata dal Comitato Permanente della Convenzione di Berna anche attraverso la messa a punto di piani d'azione nazionali (Raccomandazione n. 75, 1999) in particolar modo per la Moretta tabaccata e il Chiurlottello, specie per le quali sono già stati approntati i relativi piani d'azione nazionali a cura dell'INFS (Istituto Nazionale della Fauna Selvatica), mentre per il Tarabuso sono state recepite le raccomandazioni previste dal piano internazionale.
Per quanto riguarda il Marangone minore, nel relativo
piano d'azione europeo sebbene per l'Italia non siano previste azioni specifiche, si evince come le minacce generali quali la perdita di habitat idonei, siano presenti nel sito di intervento, in considerazione della recente colonizzazione della specie che ha nidificato con 1 coppia dal 2006.
Bonifica delle zone umide e mancanza di aree tampone/buffer zone
Negli anni '50 del Novecento i margini della attuale zona umida sono stati oggetto di imponenti opere di bonifica che hanno comportato la trasformazione delle paludi temporanee mediterranee in zone agricole. Pertanto attualmente l'Oasi Lago Salso non presenta, sul lato meridionale, aree umide tampone ma solo aree agricole attigue ai suoi argini.
Localizzazione: Area perimetrale meridionale del Lago Salso.
Impatto sulla biodiversità e sulle specie obiettivo: La bonifica di queste paludi "minori" ha provocato la scomparsa di una rete capillare di zone umide che rappresenta una delle prime cause del generale impoverimento di biodiversità e quantomeno una delle concause del drastico decremento che hanno subito le specie obiettivo, in particolar modo per la scomparsa di ambienti idonei alla sosta e svernamento per il Chiurlottello e di siti di alimentazione e riproduttivi per il Marangone minore, il Tarabuso e la Moretta tabaccata.
Azioni del progetto LIFE+ per mitigare la minaccia/Gestione della minaccia con il progetto LIFE+: Azione C1 - trasformazione di 90 ettari di terreni agricoli in un ambiente riconducibile all'habitat "Pascoli inondati mediterranei" (cod. 1410).
Interramento della palude
L'apporto di sedimenti nell'area di ingresso idrico della zona umida (Valle Alta e Valle di Mezzo) causa il deposito del materiale solido trasportato in sospensione dalle acque e la chiusura degli specchi d'acqua libera a la conseguente proliferazione invasiva di specie vegetali. Gli ecosistemi palustri sono, per loro natura, ambienti di transizione, le cui associazioni vegetazionali, tendono naturalmente ad evolvere verso successioni via via più terricole. Ciò è dovuto al veloce accrescimento della vegetazione che tende a invadere gli specchi d'acqua, a seguito dell'innalzamento del fondo determinato dal deposito di sedimenti, riducendone l'estensione grazie alla grande quantità di sostanza organica prodotta che si trasforma ulteriormente in substrato, interrando le aree allagate.
Il deposito dei sedimenti nell'area valliva, sebbene sia di origine naturale (trasporto di sedimenti nelle acque del torrente Cervaro e nel canale di immissione da questo al Lago Salso- Canale Roncone), in una situazione ecologica come quella circoscritta ad un'area limitata (Oasi Lago Salso), ove, esternamente alla palude, le bonifiche effettuate in passato hanno portato alla trasformazione in aree agricole delle aree naturali, rischia di compromettere l'intero ecosistema a seguito del processo di interramento, alterando i residui ambienti palustri sopravvissuti.
Localizzazione: Valle Alta e Valle di Mezzo dell'Oasi Lago Salso. Almeno 10 ettari della superficie ad ambienti palustri ("Laghi eutrofici") all'interno dell'OAsi, sono già in buona parte compromessi dal processo di interramento.
Impatto sulla biodiversità e sulle specie obiettivo: L'innalzamento dei fondali e l'occlusione degli specchi d'acqua liberi e dei canali, causato dal deposito di sedimenti e dalla proliferazione della vegetazione, sta causando la perdita delle aree ecotonali interne alla palude (chiari), maggiormente utilizzate come siti di alimentazione o riproduttivi dal Marangone minore, Tarabuso e dalla Moretta tabaccata, favorendo inoltre l'anossia della palude a causa della mancanza di ossigenazione conseguente alla riduzione della circolazione idrica ed al suo interramento.
Ulteriore conseguenza negativa della scomparsa dei chiari è la possibile compromissione di vaste superfici di canneto costituito da Phragmhites australis e Typha spp. in caso di incendio, considerato che attualmente l'area della Valle Alta e della Valle di Mezzo risulta costituita, dal punto di vista fisionomico strutturale, da un canneto omogeneo fitto e relativamente asciutto in tarda estate.
Azioni del progetto LIFE+ per mitigare la minaccia/Gestione della minaccia con il progetto LIFE+:
Azione C2 - apertura di 10 chiari su una superficie paludosa complessiva, compresi i canali di intercomunicazione, di circa 10 ettari.
Azione C3 - realizzazione di 5 isole da 50 mq ciascuna.
La gestione di tale problematica prevede, onde evitare la scomparsa della palude, interventi straordinari di ripristino ambientale. Tali interventi possono essere limitati all'asportazione dei sedimenti e del substrato vegetale, con relativo approfondimento batimetrico nelle aree maggiormente soggette al rischio di interramento, che, nel caso dell'Oasi Lago Salso, risultano essere la Valle Alta e la Valle di Mezzo, aree nelle quali avviene il totale deposito dei sedimenti trasportati dalle immesse nella palude.
Si tratta di interventi straordinari i cui effetti benefici nei confronti della palude sono quantificabili temporalmente in un arco di circa 50 anni, calcolando che l'attuale situazione ecologica dell'Oasi Lago Salso e, in particolare, della Valle Alta e Valle di Mezzo si è evoluta da una situazione iniziale derivante dai lavori di arginatura e realizzazione dell'attuale perimetro vallivo avvenuto fra il 1950 e il 1960.
Variazioni del livello idrico
L'alimentazione idrica della zona umida dell'Oasi Lago Salso è legata agli apporti stagionali derivanti dal torrente Cervaro, dal quale, mediante un canale di origine artificiale (canale Roncone del Cervaro), avviene l'immissione dell'acqua. L'afflusso è regolato dalla presenza di chiuse che, attualmente, vengono manovrate in assenza di un modello gestionale dei livelli idrici del lago. In occasione di piene improvvise ed in periodi delicati come la fase riproduttiva dell'avifauna, la mancata conoscenza delle esatte quantità dei flussi idrici non consente un'ottimale gestione idrica della zona umida, con variazioni spesso repentine dei livelli.
Localizzazione: zona umida dell'Oasi Lago Salso.
Impatto sulla biodiversità e sulle specie obiettivo: L'assenza di studi circa le modalità di manovra delle chiuse e l'immissione/emissione non programmata dell'acqua hanno portato nel passato a valutazioni erronee circa l'opportunità di azionare le chiuse, causando un repentino innalzamento/abbassamento dei livelli della palude con conseguente sommersione dei nidi di molte specie tra le quali il Tarabuso e la Moretta tabaccata. Analogamente, l'abbassamento repentino delle acque ha favorito la predazione dei nidi con conseguenti danni al successo riproduttivo delle succitate specie. Inoltre, anche per l'intero ecosistema, tale situazione è causa di stress con particolare riferimento agli elementi vegetali quando l'evento relativo all'innalzamento improvviso dei livelli idrici avviene nel periodo vegetativo primaverile.
Azioni del progetto LIFE+ per mitigare la minaccia/Gestione della minaccia con il progetto LIFE+:
Azione A4 - relazione scientifica sui livelli idrici minimi vitali, gestione ottimale delle risorse idriche locali
Azione C3 - realizzazione di 5 isole da 50 mq ciascuna.
Carenze delle conoscenze sulla biologia della Moretta tabaccata
Pur non trattandosi di una minaccia o di un fattore direttamente limitante, la carenza di informazioni, così come individuata dal piano di azione nazionale redatto dall'INFS (punto 2.3.10 carenza delle conoscenze sulla biologia della specie, pag. 28), sugli aspetti salienti della biologia ed ecologia della specie, rappresenta una grave limitazione nella gestione e ripristino degli habitat e quindi nella messa in atto di azioni di conservazione efficaci così. Infatti, molto spesso si conoscono i fattori negativi ma non le cause (es. alta mortalità giovanile).
In particolare, carenze importanti riguardano:
1) produttività;
2) sopravvivenza;
3) caratteristiche ecologiche determinanti la scelta dei siti di sosta, svernamento e riproduttivi della specie.
Localizzazione: Oasi Lago Salso.
Impatto sulla biodiversità e sulle specie obiettivo: le scarse conoscenze sulle esigenze vitali della specie a livello nazionale incidono sull'individuazione di ulteriori fattori penalizzanti del successo riproduttivo.
Azioni del progetto LIFE+ per mitigare la minaccia/Gestione della minaccia con il progetto LIFE+:
Azione A2 - Realizzazione di studi sugli habitat oggetto delle azioni concrete di conservazione
Azione A3 - Realizzazione di studi preliminari sulle specie prioritarie minacciate
Azione E1 - Monitoraggio delle specie obiettivo degli interventi
Azione E2 - Monitoraggio delle acque