La potatura per l’ulivo è molto importante perché va ad influire sul benessere della pianta e ovviamente anche sulla resa del raccolto. In questo articolo andremo a scoprire come farlo nel modo giusto, così da utilizzare strumenti corretti e soprattutto senza fare errori che possono andare ad influire negativamente sulla nostra pianta.
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La potatura, in effetti, è un punto fondamentale per il ciclo di coltivazione della pianta, in generale per tutte le specie, ma per l’ulivo è particolarmente importante. Andiamo a vedere per quale motivo.
Potare l’ulivo: ecco come fare
Ci sono vari metodi per potare l’ulivo, che dipendono dal risultato che si vuole ottenere e quindi decidere se si vuole fare un intervento più leggero o uno più drastico. I vari metodi, un po’ come tutto, sono cambiati e si sono evoluti nel corso del tempo, andando ad impiegare tecniche e strumenti diversi, passando dalla tecnica manuale a quella più tecnologica.
I risultati che si vogliono ottenere, servono più che altro ad un fattore estetico o anche per migliorare la qualità della produzione dei frutti. Nel caso degli ulivi, serve appunto ad incrementare la sua crescita e la formazione di nuovi frutti da raccogliere al momento opportuno. Questo perché una buona potatura, può rendere i rami più vitali e quindi la pianta più rigorosa. Dunque, una pianta ben potata risulterà essere ovviamente più sana.
Il primo obiettivo di tale operazione è quello di rendere omogenea la distribuzione dei frutti e andare ad intervenire sull’ottimizzazione dei periodi produttivi. Questo perché l’ulivo ha bisogno di più attenzioni per crescere rispetto ad altre piante e quindi la sua potatura deve seguire proprio la sua crescita in maniera costante. Bisogna anche ricordarsi che esso tende a produrre frutti ad anni alterni, ed essendo un sempreverde ha rami da frutto misti. Quindi per far si che questo non succeda bisogna tagliare i rami giusti. Si deve, per prima cosa, andare a tagliare i polloni, ovvero i rami vegetativi che di solito, crescono alla base. Successivamente, bisogna andare a svuotare il centro della pianta e andare ad eliminare i succhioni più forti. I tagli non devono mai essere radenti, ma bisogna lasciare un paio di centimetri dal colletto, in modo tale da non andare a compromettere il flusso naturale dei vasi, per non far entrare possibili batteri.
Vanno quindi effettuati prima i tagli più grandi e poi si possono fare le rifiniture, cosi da eliminare le branche non necessarie, per poi passare a sfoltire la chioma. Per quanto riguarda la chioma, è importante ricordare che le parti in ombra non daranno frutti e quindi vanno eliminati, dato che andranno solamente a togliere nutrienti al resto dell’albero.