Salvia, ecco come curarla a regola d’arte

Quando parliamo di salvia (salvia officinalis), ci riferiamo ad un’erba aromatica appartenente alla stessa famiglia della menta e del timo, ovvero la famiglia delle Lamiaceae. Più nello specifico, si tratta di una pianta spermatofita dicotiledone, che prende il proprio nome dal termino latino “salvius” (=salvare, sano) in riferimento al fatto che, sin dall’antichità, è considerata una pianta dalle proprietà medicinali.


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Dunque, la salvia oltre che essere utilizzata come parte integrante della tradizione culinaria italiana (e non solo), trova il suo posto anche all’interno della medicina tradizionale. Trattandosi di una piantina richiede, ovviamente, delle cure specifiche che consentano di mantenerla sana e rigogliosa nel corso del tempo. Ecco come curare la salvia a regola d’arte:

Curare la salvia: la coltivazione

La coltivazione della salvia non è per nulla complicata. Anzi, prendendo atto delle esigenze specifiche di questa pianta aromatica, sarà possibile ottenere un buon raccolto fruttuoso. Data la sua caratteristica dell’adattabilità, si può coltivare facilmente sia in vaso che in piena terra. Nel primo caso, la si può posizionare sul balcone, in quanto la salvia prospera molto bene con il sole. Quando le temperature calano drasticamente, è meglio salvaguardare la piantina e portarla all’interno.

Nel secondo caso, invece, piantala in un punto che riceva abbastanza luce solare durante la giornata. Inoltre, il terreno interessato deve essere ben drenato, così che l’acqua dell’irrigazione fluisca bene. Se fosse necessario, potresti mischiare della sabbia nel terreno così da favorire l’aspetto drenante. Ed, in aggiunta, considera che quando le temperature sono troppo basse, la salvia deve essere protetta con del TNT (tessuto non tessuto) o con la pacciamatura.

Tutto quello che devi sapere sulla cura della salvia:

Per riuscire a curare la salvia ad opera d’arte, non è necessario fare chissà quali grandi opere di manutenzione. Anzi, parliamo di una pianta dotata di grande adattabilità e dalle caratteristiche rustiche. Quindi, questo comporta che sia facile anche curarla, oltre che coltivarla. Bisogna prestare attenzione solo a degli specifici elementi, che se rispettati faranno sì che la piantina sia sempre sana.

Dopo averla piantata, ed aver visto come si comporta in merito ad esposizione solare ed al terreno adatto, ci sono altri criteri da considerare. Ecco quali sono e come curarla:

  • Irrigazione: la salvia oltre ad essere amante del sole, riesce a resistere bene anche in gravi condizioni di siccità. Per cui, si deve irrigare solo quando lo si ritiene necessario, ovvero quando il terreno è completamente asciutto.
  • Potatura: questo è un processo molto importante che, nel caso della salvia, va effettuato due volte all’anno: tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera e poi durante la fioritura della stagione estiva. Poco prima dell’inizio della stagione primaverile, procedi togliendo rami e foglie secche. A fine fioritura, invece, effettua dei tagli più decisi con delle forbici affilate e tagliando i gambi a circa 10 cm di altezza dal terreno, in modo da fortificare la pianta in vista dell’inverno.
  • Concimazione: non è necessaria una concimazione eccessiva. Anzi, talvolta basta solo usare del concime organico.
  • Protezione invernale: come anticipato in precedenza, questa pianta potrebbe risentire molto delle basse temperature. Quindi, è altamente necessario che durante l’inverno venga protetta in maniera adeguata: con TNT o pacciamatura se si trova in piena terra, oppure trasportandola all’interno se si trova in vaso.

La cura della salvia può essere effettuata molto semplicemente da chiunque. Non richiede chissà quale conoscenza o manualità di base, quindi va bene anche per chi non ha un pollice verde particolarmente sviluppato. Effettuata la cura, goditi le tue foglioline di salvia ed usale come meglio puoi!

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