Marangone minore
Ordine: PelecaniformesFamiglia: Phalacroicoracidae
Nome scientifico: (Phalacrocorax pygmeus*)
Identificazione
Lunghezza: 45-55 cm
Apertura alare: 75-90 cm
Come indica il suo nome, è un piccolo cormorano (il più piccolo), poco più grande di uno Svasso maggiore, con la coda relativamente lunga e il becco corto e sottile.
Nel periodo riproduttivo la testa e il collo son marroni ed il corpo è nero con sfumature verdastre. Piccole penne bianche sul corpo gli fanno assumere un aspetto macchiettato.
Al di fuori del periodo riproduttivo però le macchie scompaiono e compare il sottogola biancastro.
I giovani sono invece marroni scuri con gola e parte del collo bianchi.
Habitat
Il Cormorano pigmeo predilige ambienti d´acqua dolce come anse fluviali o paludi. Nei pressi della costa lo si incontra più facilmente alla foce dei fiumi.
Alimentazione
Si ciba soprattutto di pesci e grossi invertebrati acquatici.
Riproduzione
Animale coloniale, nidifica in boschetti circondati da canneti dove costruisce un rudimentale nido tra cespugli o alberi bassi e densi.
Stato di conservazione
Il Marangone minore (Phalacrocorax pygmeus*) è ritenuto globalmente minacciato da Collar et al. (1994) ed è incluso nell´Allegato I della Direttiva CEE 79/409.
Attualmente nidifica in Italia con 118-128 coppie (Brichetti P Fracasso G., 2003 Ornitologia italiana vol 1 ). La specie nidifica dal 2006, attualmente (2009) sono state censite 7 coppie all´interno della garzaia .
Si tratta di una specie considerata vulnerabile a livello europeo (Tucker & Heath 1994); vive preferibilmente in ampie paludi caratterizzate dalla presenza di acque relativamente basse, alternate a specchi liberi, canali ed altre situazioni ecotonali simili. Si nutre di anfibi e piccoli pesci. Nidifica su alberi (Cramp S & Simmons K. EL eds, 1977).
Il progetto LIFE + per il Marangone minore
L´apertura di chiari all´interno della palude prevista dal progetto LIFE + (Azione C2) unitamente alla creazione di isole (insieme all´azione C3) è quella che apporterà i maggiori benefici aumentando l´idoneità ambientale della palude stessa nei confronti di questa specie. Attualmente i siti ove verrà realizzata tale azione sono caratterizzati da un´uniforme copertura vegetale a canneto che in maniera invasiva ha chiuso tutti i chiari una volta presenti, tale situazione ambientale non permette l´utilizzo di vasti tratti della palude né per motivi trofici, né per motivi di sosta e riproduzione. La realizzazione di 10 ha di chiari e canali all´interno della zona umida ricoperta dalla vegetazione è una risposta locale alla degradazione dell´habitat che attualmente è in corso nella zona umida e che rappresenta una delle minacce di elevata criticità (A.J.Crivelli, T.Nazirides, H.Jerrentrup - Action plan for the Pygmy Cormorant in Europe). Nelle condizioni attuali la specie non ha possibilità di utilizzare le aree della Valle Alta e Valle di Mezzo se non in piccoli chiari non ancora invasi dalla vegetazione: in queste due aree abbondano le specie preda preferite come piccoli pesci. Si tratta di aree particolarmente adatte alla riproduzione di ittiofauna, i cui giovani sono particolarmente utilizzati come fonte trofica dalla specie.
La profondità dell´acqua dei chiari ricreati (max 200 cm) e dei canali (max 150 cm) sarà tale da risultare la preferita dalla specie per le attività trofiche (A.J.Crivelli, T.Nazirides, H.Jerrentrup - Action plan for the Pygmy Cormorant in Europe - pag. 6).
L´aumento della idoneità ambientale consentirà, inoltre, una maggiore attrattività dell´area di progetto per la specie durante le migrazioni e lo svernamento consentendo la sosta di un maggior numero di individui. Inoltre la realizzazione dei chiari aumenterà la circolazione delle acque, riducendo sensibilmente il rischio estivo di anossia della palude a causa della mancanza di ossigenazione conseguente alla riduzione della circolazione idrica dovuta all´interramento operato dalla crescita del canneto (minaccia 3).
L´azione proposta risponde anche alle richieste legate al punto 2.3.2 (Promote appropriate management of wetlands important for the Pygmy Cormorant) del piano di gestione internazionale della specie (A.J.Crivelli, T.Nazirides, H.Jerrentrup - Action plan for the Pygmy Cormorant in Europe - pag. 7).
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1. Azioni preparatorie
2. Azioni concrete di conservazione
3. Azioni di sensibilizzazione e comunicazione
4. Azioni di monitoraggio
Enti che appoggiano il progetto: